Il drone spaziale “SPACE SURVEYOR”, il cui progetto è nato dalla partecipazione degli alunni della classe 4 C Aeronautica del nostro Istituto a un concorso indetto dal MIUR, Agenzia Spaziale Italiana e Ministero della Difesa, è in grado di analizzare l’integrità delle pareti della stazione spaziale internazionale ISS.
La Stazione Spaziale Internazionale, infatti, si muove su un orbita a 400 Km attorno alla terra e viene continuamente colpita da detriti o piccoli meteoriti che, seppur monitorati, seguono delle traiettorie che intercettano, inevitabilmente, quella della ISS.
Lo “SPACE SURVEYOR” è un piccolo modulo con un sistema di controllo remoto che può sostituire gli astronauti durante le ispezioni esterne della Stazione Spaziale.
Il modulo, dalle dimensioni di circa un metro di lunghezza per circa settanta centimetri di larghezza, può essere pilotato dall’interno della Stazione Spaziale, dotato di tre videocamere di cui una termica e una a laser.
L’astronauta, dalla sua postazione, può guidare il modulo fino alla zona danneggiata e stabilizzarlo con un dispositivo di video tracking, quindi, grazie alle videocamere, può registrare gli eventuali danni subiti.
Lo SPACE SURVEYOR è propulso da idrogeno, sfruttando la variazione di quantità di moto tra la massa del modulo e la massa del gas.
L’ossigeno respirato nella stazione spaziale viene ricavato attraverso un processo di “elettrolisi”, che lo separa dall’idrogeno presente nell’acqua.
L’idrogeno, recuperato dall’elettrolisi, viene utilizzato per la propulsione del modulo spaziale.